
Matteo D’Amico
Martedì 14 luglio 2020, ore 21Giardino della Triennale di Milano
Ritratto
Matteo D’Amico
Trio pour un ange (2015)
per violino, violoncello e pianoforte
Auden Cabaret (2007/2020)
per mezzosoprano e sestetto
Nuova versione per Sentieri selvaggi
Prima esecuzione assoluta
Sentieri selvaggi
Paola Fre flauto
Mirco Ghirardini clarinetto
Andrea Dulbecco vibrafono e percussioni
Andrea Rebaudengo pianoforte
Piercarlo Sacco violino
Camilla Patria violoncello
Carlo Boccadoro direzione
Chiara Osella voce
Insieme a Stéphane Mallarmé, il poeta britannico Wystan Hugh Auden è tra gli autori da cui Matteo D’Amico, più ama lasciarsi ispirare. La curiosità per il legame tra musica e testi letterari caratterizza il comporre dell’autore romano, influenzato dalla musica di Goffredo Petrassi e dalla lezione di Franco Donatoni. Dopo aver scritto per Sentieri selvaggi, sempre a partire da Auden, The Nature in the Grave nel 2015, D’Amico dedica all’ensemble una nuova versione del suo Cabaret musicale, apparso per la prima volta nel 2006, aggiungendo altre due liriche del poeta britannico. Nella prima parte del concerto la scrittura «inquieta, mutevole, quasi mercuriale» di Trio pour un ange dà corpo alle diverse immagini “angeliche” di cui si nutre l’idea poetica del brano.
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INGRESSO GRATUITO
CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
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