PROGRAMMA

Giorgio Federico Ghedini, Adagio e Allegro da concerto
Armando Gentilucci, Le clessidre di Dürer
Ludovico Einaudi, The Apple Tree
Carlo Boccadoro, Box of Paints
Luciano Berio, Folk Songs

SENTIERI SELVAGGI

Paola Fre, flauto
Mirco Ghirardini, clarinetto
Dimer Maccaferri, corno
Elena Gorna, arpa
Andrea Dulbecco, percussioni
Luca Gusella, percussioni
Andrea Rebaudengo, pianoforte
Piercarlo Sacco, violino
Paolo Fumagalli, viola
Aya Shimura, violoncello

Cristina Zavalloni, voce
Carlo Boccadoro, direzione

Carlo Boccadoro si è distinto in questi anni nella scena italiana come il portavoce di una tendenza della musica d’oggi a inglobare nel proprio linguaggio stili ed espressioni sonore di varia provenienza, in un solare e ostentato eclettismo ascrivibile tra le varie forme di estetica post-moderna. Una delle caratteristiche della musica di Boccadoro è di rimanere sempre ben radicata nella prassi strumentale. Il legame della scrittura musicale con la concreta esperienza del far musica si riflette nella sua decisione, oltre quindici anni fa, di fondare e dirigere l’ensemble Sentieri Selvaggi. La scelta di un film cult come nome per l’ensemble rivela allo stesso tempo l’influenza del linguaggio visivo sulla musica di Boccadoro e l’impellente necessità di raccontare delle storie attraverso i suoni. Per il suo primo concerto al Quartetto, Sentieri Selvaggi ha compilato un programma di musica italiana che potrebbe essere considerato una sorta di manifesto del gruppo. Oltre alla prima assoluta di un lavoro commissionato a Boccadoro, infatti, nella locandina trovano posto i nomi di autori come Luciano Berio, Ludovico Einaudi, Giorgio Federico Ghedini e Armando Gentilucci, del tutto lontani tra loro nel tempo, nello stile e negli orizzonti culturali, ma accomunati da un artigianato sapiente della scrittura musicale.