PROGRAMMA
Karlheinz Stockhausen
Sonatina per violino e pianoforte
In Freundschaft per clarinetto
Refrain per pianoforte, vibrafono, celesta
Vibra-Elufa per vibrafono
Amour per flauto
Tierkreis per ensemble (trascritto da Filippo Del Corno e Carlo Boccadoro)

Sentieri selvaggi
Paola Fre, flauto
Mirco Ghirardini, clarinetto
Andrea Dulbecco, vibrafono e percussioni
Andrea Rebaudengo, pianoforte
Piercarlo Sacco, violino
Aya Shimura, violoncello
Carlo Boccadoro, direzione

In Amicizia, quinto appuntamento della stagione Musica Leggera di Sentieri selvaggi, propone un concerto interamente dedicato a Karlheinz Stockhausen (1928 – 2007), il compositore tedesco del XX secolo che più di ogni altro ha finalizzato la propria creatività all’invenzione continua e alla trasformazione radicale del rapporto tra musica e pubblico. Il programma presenta partiture appartenenti alle diverse stagioni creative del compositore dagli esordi sino alle più recenti.
In apertura del concerto una delle sue prime composizioni, Sonatina (1951), per violino e pianoforte e In Freundschaft la cui traduzione in italiano In Amicizia dà il titolo alla serata, composta nel 1977 per strumento solo e in seguito più volte trascritta.
Al cuore del concerto Refrain (1959) partitura circolare caratterizzata da una poetica aperta alle suggestioni delle filosofie orientali e del misticismo che ritorneranno nelle musiche di Stockhausen degli anni Sessanta e Settanta.
Dopo Vibra-Elufa (2003) per vibrafono, uno degli ultimi lavori del catalogo di Stockhausen, è in programma il ciclo Amour, composto tra il 1974 e il 1975 e formato da pagine ognuna delle quali è dedicata a un amico. In particolare nel corso della serata verranno eseguite la prima, Sei wieder fröhlich (Ritrova il tuo sorriso), e la quarta, Ein Vöglein singt an Deinem Fenster (Un uccellino canta alla tua finestra), ambedue dedicate alla strumentista Suzanne Stephens, per molti anni stretta collaboratrice di Stockhausen.
Chiude il concerto una nuova versione di Tierkreis, composizione dedicato allo zodiaco, in una veste strumentale realizzata da Filippo Del Corno e Carlo Boccadoro come omaggio alla tensione ideale del grande compositore tedesco, purtroppo interrotta dalla sua recente scomparsa. In particolare, Filippo Del Corno ha curato la strumentazione dei segni Acquario, Pesci e Gemelli e Carlo Boccadoro dei segni Cancro, Leone e Capricorno.