Programma
Filippo Del Corno, La tigre nella bocca del diamante
Elliott Carter, Scrivo in vento
Carlo Galante, La formula del fiore
Carlo Boccadoro, Adesso
James MacMillan, A different world
Philip Glass/Filippo Del Corno, Wichita Vortex Sutra
Sentieri selvaggi
Paola Fre, flauto
Mirco Ghirardini, clarinetto
Andrea Rebaudengo, pianoforte
Piercarlo Sacco, violino
Aya Shimura, violoncello
Carlo Boccadoro, direzione
Sentieri selvaggi rende il proprio omaggio al mondo della poesia con brani di musica contemporanea profondamente legati a poesie o al lavoro dei poeti. Per i compositori la poesia può essere spunto di ispirazione o di confronto anche quando fisicamente non vi siano voci a cantare o declamare versi. È il caso di questi cinque brani, ciascuno dei quali esprime un diverso modo di leggere poesia e tradurla in figure di suono.
La tigre nella bocca del diamante nasce infatti dalla suggestione di una brevissima poesia di Ben Okri, di cui la partitura riprende il vertiginoso e labirintico inseguirsi di immagini; Adesso trae invece il titolo da una raccolta di poesie di Giovanni Giudici per ricordare la perpetua presenza delle persone scomparse, come il compositore Francesco Pennisi a cui il brano è dedicato; è invece un verso di Marina
Cvetaeva “Il poeta – nel sonno, scopre la legge della stella e la formula del fiore” a far scaturire l’immaginazione musicale di Carlo Galante. Ancora più profondo il legame che esiste tra parole e note in A different world, pagina cameristica tratta da un’opera lirica composta da James MacMillan su testo del poeta Michael Symmons Roberts, e in Wichita Vortex Sutra, un’accesa invocazione di pace che Philip Glass ha scritto per accompagnare la salmodiante voce di Allen Ginsberg in tante performances comuni.