Un Maestro autentico, assolutamente inimitabile nel coraggio e nell’indipendenza di pensiero che è stata per decenni, ed è tuttora, la sua bandiera.

Scriviamo così nella presentazione del concerto del 7 marzo Teatro Elfo Puccini, ore 21.

Tra i brani in programma spicca l’eccentrico Sunday Morning per flauto, pianoforte, percussioni e tre assistenti, che aiuteranno i musicisti a suonare le centinaia di oggetti di uso comune (fra cui macchine da scrivere, ferri da stiro, radio, foglie, pentole…) richiesti per l’esecuzione del pezzo.

A proposito, l’altro giorno arriva una mail: oggetti mancanti.
È perchè Giulia ci avverte che mancano alcuni oggetti fra cui radioline e scope di saggina.

Rebaudengo risponde: Ho una radiolina, oggi Mirco è venuto a Torino, l’ha visionata e mi ha chiesto di portarla, la scopa di saggina ce l’ho in Salento, è un po’ scomodo andarla a prendere… ciao, reba

e subito dopo è Boccadoro a dare la dritta risoltiva, per trovare le scope di saggina, in Viale Monza, tornando dall’ufficio di Sentieri verso Loreto, sulla sinistra c’è un centro edile dove potrebbero averle. Semmai le acquistiamo lì.

Alla fine ce l’abbiamo fatta e tutto sarà pronto per l’esecuzione.

Dalle prove è Andrea Rebaudengo che mentre gira la partitura di Scale manda una fotografia, con le parole dello stesso Castaldi. Si leggono, non perfettamente, ma si leggono. Eccole.

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