6° Festival di Musica Contemporanea
Quattro concerti al Teatro dell’Elfo e al Teatro Leonardo e due concerti a S. Pietroburgo e Mosca

 

EST

Sentieri selvaggi cammina verso l’Est dell’Europa per incontrare donne e uomini pieni di domande, ricchi di fede, colmi di nostalgia: sono Arvo Pärt, Henryk Górecki, Galina Ustvolskaya, György Ligeti e tanti altri. Infinite sono le fonti di ispirazione che affollano i tanti linguaggi musicali dell’Est contemporaneo, in un panorama quantomai articolato e frastagliato: molti autori hanno cercato e trovato voci autenticamente individuali, alcune innervate da una profonda ricerca spirituale (come nel caso di Pärt o Górecki), altre animate da un senso di dolorosa nostalgia (come Kancheli e Schnittke).

Alcuni autori sono stati protagonisti di fama internazionale nella stagione delle avanguardie (come Ligeti e Lutoslawski), altri hanno invece vissuto in condizioni di paradossale e totale isolamento, come la grandissima Galina Ustvolskaya, figura di enigmatica e affascinante potenza espressiva.

La mappa delle musiche dell’Est sarebbe davvero sconfinata, e il percorso di Sentieri selvaggi vuole disegnare solo alcuni dei cammini possibili, dalla Serbia alla Lettonia, dall’Estonia all’Ungheria, dalla Polonia alla Georgia, dalla Russia all’Uzbekistan. Nel 2004 ben 8 paesi dell’Est Europa entreranno a far parte dell’Unione Europea. Non è soltanto attraverso parametri economici che si possono fondare dei concreti rapporti di conoscenza e amicizia tra nazioni, ma scoprendone le espressioni culturali, i sentimenti, le memorie, le radici, i linguaggi artistici.

Sentieri selvaggi vuole andare verso Est anche con questo scopo, per far incontrare e dialogare le culture di popoli che si troveranno a far parte della stessa Comunità.